Banco di prova nella pista portoghese per tutti i team. Portimao arricchito da alcune novità farà emergere potenziale e limiti dei team. Notizie, curiosità e tanto altro in https://www.scommesse-live.eu/ .
Formula 1
Dopo Imola il Gran Premio di F1 arriva a Portimao. Il circuito sarà impegnativo, pieno di tecnicismi. Il terzo appuntamento del Mondiale del 2021, per i protagonisti del Circus, rappresenta il momento della verità. La pista portoghese è differente rispetto ai circuiti del Bahrain e di Imola. Presenta anche molte novità rispetto al precedente anno di gara.
Portimao
In questo autodromo è uno degli impianti più rappresentativi e convincente del Mondiale. Il lungo rettilineo di partenza, l’assortimento delle geometrie delle curve sono le caratteristiche dell’Autodromo Internazionale dell’Algarve.
Le difficoltà che si incontrano in un circuito in Portimao non derivano solo dal disegno delle curve ma anche dalle pendenze e scollinamenti. Questa varietà di percorso porta nelle quattro ruote ad un’alterazione nella normale ripartizione dei pesi. Qui i piloti devono prestare molta attenzione alle variazioni di aderenza relativamente all’asse posteriore. L’utilizzo dell’acceleratore deve essere adeguato in modo tale che la trazione in accelerazione sia ottima.
Presenti tre tornanti che devono essere percorsi con una velocità inferiore ai 100km/h. Ad Imola questo tipo di tornanti è assente e per questo i piloti si trovano qui a definire diversamente l’assetto. Se si deve entrare nell’ottica della gara, bisogna aumentare il peso rivestito dal bilanciamento della macchina.
Le vetture nel percorrere questo circuito saranno sottoposte a delle esigenze non facilmente compatibili tra loro. Ci sono delle zone da percorrere a bassa velocità nelle quali l’assetto deve essere in grado di contrastare nella monoposto la tendenza sottosterzante. Parallelamente il posteriore deve essere stabile in modo che, all’uscita dai tornanti, ci sia un’ottima trazione.
In Portogallo ci sarà la possibilità di valutare la Mercedes ed i suoi progressi. In EmiliaRomagna abbiamo assistito ad un avvicinamento alla Red Bull e occorre capire se derivava dal tracciato o al lavoro svolto a Brackley.
I nuovi regolamenti hanno portato sulle vetture un minor angolo di rake. L’ala anteriore è allontanata dal suolo a causa della ridotta inclinazione in avanti della vettura. A Portimao, i campioni del mondo in carica, potrebbero avere delle difficoltà a compensare alle basse velocità il sottosterzo. Questo problema è stato amplificato dalle regolazioni meccaniche che devono ostacolare l’instabilità al retrotreno.
Power unit
Percorso con curve ad alta percorrenza con altre tortuose portano le vetture ad accelerare dalle velocità basse e devono fare attenzione all’erogazione della potenza. In Bahrain, Federico Albano, ha effettuato delle analisi osservando che le squadre hanno diversificato le varie strategie nell’utilizzo della power unit. Nelle fasi di accelerazione, hanno utilizzato delle tempistiche diverse nello sfruttamento della potenza elettrica.
In questo terreno i motoristi si confronteranno sulle strategie e l’efficienza nella gestione delle power unit. I pneumatici saranno sottoposti a violente accelerazioni e alle brusche frenate. Gli stress delle gomme saranno longitudinali e anche i carichi laterali sono intensi.
La maggiore sollecitazione le avranno le gomme posteriori e questo è da tenere sott’occhio sia in gara che in qualifica. Il surriscaldamento delle coperture porterebbe nel finale una compromissione del tempo.