16
Apr
2017

JUVENTUS E IL PARADOSSO DEL TRIDENTE FANTASMA

Un attacco in crisi con le valigie già pronte

I numeri non mentono: 14 pareggi in campionato. La Juventus conferma la sua “pareggite” nel match contro la Roma, aggiungendo un altro 1-1 alla sua collezione di risultati a occhiali. Nessuno nei top 5 campionati europei ha pareggiato quanto i bianconeri, che condividono questo primato solo con l’Everton.

Ma il vero problema della squadra di Tudor non è il risultato in sé, quanto la sterilità offensiva di un reparto avanzato che sembra aver smarrito la via del gol proprio nel momento decisivo della stagione.

Vlahovic: la crisi di DV9

Dal 23 febbraio, il serbo è a secco di reti. All’Olimpico, Tudor ha confermato la sua fiducia in Dusan Vlahovic, schierandolo titolare con Kolo Muani in panchina. Ma in 68 minuti di gioco, il numero 9 bianconero ha prodotto un solo tiro in porta – una punizione centrale facilmente neutralizzata da Svilar.

Il bilancio della sua prestazione è impietoso: 33 palloni giocati (un terzo rispetto a Kalulu), 15 palle perse e una prestazione complessiva che continua a sollevare dubbi, nonostante le parole di circostanza del tecnico: “Mi è piaciuto il modo in cui ha protetto il pallone, ha lottato”.

Come nella frustrante sequenza di la slot Cha Cha Cha dove i simboli giusti non si allineano mai, anche le qualità di Vlahovic sembrano non combinarsi più nella formula vincente che aveva convinto la Juventus a investire tanto su di lui.

Kolo Muani: l’impatto che non c’è

Il francese non segna dal 7 febbraio. Entrato negli ultimi 22 minuti, Kolo Muani ha confermato la sua difficoltà a incidere a partita in corso. Mentre in Francia festeggia il titolo vinto d’ufficio con il PSG di Luis Enrique, a Torino il suo rendimento è in netto calo dopo un inizio promettente.

All’Olimpico, i suoi numeri sono stati impietosi: 9 palloni giocati, 3 palle perse, 2 falli commessi e zero tiri in porta. Un fantasma in campo, lontano parente del giocatore ammirato nelle prime uscite.

Il paradosso: giocare per un futuro che non ci sarà

La Champions si insegue con attaccanti in partenza. Il terzo elemento di questo tridente in crisi, Milik, è completamente fuori dai radar: infortunato da mesi, anche lui è destinato a lasciare Torino.

Ed è proprio qui il paradosso della situazione juventina: i gol necessari per conquistare il quarto posto dovrebbero arrivare da tre centravanti che con ogni probabilità non vestiranno la maglia bianconera nella prossima stagione:

  • Vlahovic: sembra giunto al capolinea della sua avventura torinese
  • Kolo Muani: è in prestito e il suo futuro dipende da nuovi negoziati con il PSG
  • Milik: non pervenuto da tempo e destinato all’addio

Per i tifosi che vogliono analizzare le prestazioni in dettaglio, esistono app dedicate per seguire statistiche e tendenze delle squadre, strumenti che confermano quanto l’occhio nudo già percepisce.

Una Champions da conquistare guardando altrove

Mentre Tudor cerca di motivare un reparto offensivo che sembra aver già la testa altrove, i gol decisivi per la qualificazione Champions continuano ad arrivare da altri reparti. La rete dell’1-1 contro la Roma, infatti, porta la firma di Bremer, a conferma che la Juventus dovrà affidarsi principalmente a difensori e centrocampisti per trovare la via del gol nelle partite rimanenti.

La situazione paradossale rimane: alla Juventus servono i gol degli attaccanti per centrare un obiettivo che poi gli stessi non condivideranno. Un tridente fantasma, proprio come i risultati che la squadra insegue in questo finale di stagione.

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